I BANDI A CASCATA sono inseriti all'interno dello SPOKE 5 con la finalità di approfondire aree ulteriori delle Neuroscienze applicate ai disturbi dell'umore e psicotici, ampliando le conoscenze su diversi aspetti, in particolare: le dimensioni cognitive e l'efficacia dei trattamenti di rimedio cognitivo; le variabili cliniche e genetiche collegate alla risposta o alle collateralità dele terapie psicofarmacologiche.
Project FULLMINDSET: Effectiveness of cognitive training in persons with schizophrenia or bipolar disorders (BAC Leader UNIBS)
Descrizione
Il progetto mira a valutare l’efficacia di un intervento di rimedio cognitivo fornito attraverso realtà virtuale immersive (Virtual Reality Cognitive Remediation, VRCR. Software CEREBRUM, visore MetaQuest 3) in pazienti con diagnosi di Disturbo dello Spettro della Schizofrenia (DSS) o Disturbo Bipolare (DB). Lo studio prevede la randomizzazione di 80 pazienti in 4 gruppi da 20 ciascuno (20 soggetti con DSS assegnati a VRCR, 20 soggetti con DB assegnati a VRCR, 20 soggetti con DSS assegnati alla lista d’attesa, e 20 soggetti con DB assegnati alla lista d’attesa). Ai pazienti randomizzati al gruppo di intervento verranno somministrate 2 sessioni di 45 minuti alla settimana per un totale di 12 settimane. Verranno valutati: l’efficacia del training cognitivo tramite l’utilizzo della realtà virtuale sulla performance cognitiva e sul funzionamento psicosociale dei pazienti affetti da DSS e DB, mettendo in luce le differenze all’interno dei due gruppi.
Possibili applicazioni
Il rimedio cognitivo rappresenta un intervento psicosociale evidence-based nella schizofrenia per la vasta letteratura che attesta i suoi effetti positivi sulla performance cognitiva e sul funzionamento psicosociale. Fornirli con il supporto di tecnologie di realtà virtuale immersiva potrebbe migliorare l’engagement e la partecipazione dei soggetti, parametri che moderano positivamente sia l’efficacia stessa dell’intervento che la sua accettabilità. Inoltre, dimostrare ulteriormente l’efficacia degli interventi di rimedio cognitivo nelle persone con Disturbo Bipolare rappresenta una prospettiva di ricerca importante per l’implementazione e la diffusione di questo trattamento nelle persone con disturbi mentali gravi, anche qualora non sia presente una diagnosi di Disturbo dello Spettro della Schizofrenia.
Project VARASE: Characterization of genetic variants and clinical variables associated to the risk of side effects in persons with schizophrenia or bipolar disorder treated with antipsychotic drugs (BAC Leader UNISA)
Descrizione
Gli antipsicotici (AP) sono la pietra miliare del trattamento psicofarmacologico della schizofrenia e dei disturbi bipolari. Tuttavia, possono indurre sintomi extrapiramidali (EPS) ed aumento di peso, che possono portare all'interruzione del trattamento. Pertanto, una delle principali sfide per il medico prescrittore è la selezione di un trattamento sicuro ed efficace. La farmacogenomica può consentire al clinico di selezionare il farmaco più appropriato per ottimizzare l'efficacia terapeutica e minimizzare il rischio di eventi avversi. Gli studi di associazione genomica (GWAS) sono stati condotti per esplorare i comuni polimorfismi a singolo nucleotide (SNPs) associati all'EPS e all'aumento di peso indotti da AP, ma i risultati non sono conclusivi. Inoltre, finora non è stato condotto alcuno studio per indagare il ruolo di varianti genetiche rare, come le variazioni del numero di copie (CNV) e varianti di proteine tronche (PTV) nell'EPS o nell'aumento di peso indotti dall'AP. Pertanto, il presente progetto di ricerca si propone di indagare se le varianti genetiche comuni e rare siano associate al rischio di sviluppare EPS o aumento di peso nei pazienti trattati con AP. A questo scopo pazienti con schizofrenia o disturbo bipolare, reclutati nel workpackage 3 dello Spoke 5 e trattati con AP per almeno 3 mesi, saranno sottoposti ad una valutazione clinica per accertare l'insorgenza di EPS e l'aumento del peso corporeo dopo il trattamento con AP. Le varianti genetiche comuni e rare saranno identificate mediante GWAS, sequenziamento dell'esoma e sequenziamento dell'intero genoma a lettura lunga. Verrà calcolato un punteggio di rischio poligenico (PRS). Verranno esplorate le associazioni tra variabili cliniche/demografiche, SNPs, CNV, PTV, PRS e l'EPS o aumento di peso indotti dall'AP, esplorate utilizzando regressioni lineari o logistiche. Ci si aspetta che vengano individuate associazioni significative per predire il rischio di EPS o di aumento di peso indotto da AP. Questi risultati contribuirebbero ad implementare i test farmacogenomici nella pratica clinica per prevenire gli eventi avversi da AP.
Possibili applicazioni
Questi risultati contribuirebbero ad implementare i test farmacogenomici nella pratica clinica per prevenire gli eventi avversi da AP.
Project PREDAMUS: Genetic and clinical variables associated to lithium response in bipolar disorder (BAC Leader UNICA)
Descrizione
Il progetto PREDAMUS mira allo sviluppo di modelli predittivi circa la risposta al litio nel disturbo bipolare (DB) con l’integrazione di elementi clinici e di multi-omica (e.g., genomica, epigenomica, trascrittomica). Lo studio prevede la valutazione retrospettiva di un totale di 520 soggetti e di una coorte prospettica di 80 soggetti seguiti longitudinalmente e caratterizzati in maniera standardizzata (i.e., Scala di Alda). Verranno calcolati polygenic risk score, firme epigenetiche nonché il contenuto di vescicole extracellulari neuronali arricchite in microRNA. L’approccio di machine learning permetterà di esplorare potenziali traiettorie di malattia e rispettive firme molecolari associate a risposta al litio, potenzialmente utili a identificare i soggetti caratterizzati da un fenotipo clinico con ottima risposta al litio, presupposto fondamentale per ottimizzare strategie di psichiatria di precisione.
Possibili applicazioni
Se i nostri sforzi dovessero essere coronati dal successo, i risultati del nostro progetto potranno essere traslati nella pratica clinica per migliorare gli algoritmi decisionali nella prescrizione del litio per il disturbo bipolare, se progetti di validazione in coorti indipendenti dovessero confermare i dati ottenuti. In tal modo sarebbe possibile ipoteticamente ridurre il tempo ed i rischi legati all’approccio trial-and-error che rappresenta lo standard terapeutico al momento. Firme molecolari eventualmente identificate potrebbero essere alla base di strumenti a supporto del processo decisionale clinico, promuovendo un approccio personalizzato alla farmacoterapia nel DB. Il modello potrà essere inoltre potenzialmente esteso anche alla predizione di risposta ad altri interventi farmacologici.